Battesimo
La levatrice levò lo sguarda verso la donna sorridendo. “Complimenti, è un maschietto” disse porgendole il neonato che aveva subito avvolto in una coperta. Era la notte del 24 dicembre del 1890, mancava poco alla mezzanotte e nonostante il fuoco ardesse vivace nel camino, l’aria nella baita, situata in un piccolo villaggio di pastori a 1.800 metri, era gelida. La levatrice era arrivata al mattino presto quando già una coltre di neve copriva il monte, il sentiero che dal paese nel fondovalle portava in circa un’ora di cammino al villaggio era tenuto pulito dai guardia boschi, ma durante il giorno e la sera la neve era caduta abbondantemente e senza interruzioni rendendo impossibile liberare il cammino e isolando il villaggio. Di notte la temperatura scendeva di molto sotto lo zero e il freddo e il ghiaccio diventavano i padroni dei monti, vivere lì era difficile e per un neonato i primi giorni di vita erano i più pericolosi. Anna, questo il nome della madre, lo sapeva bene. Aveva g...