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Visualizzazione dei post da gennaio, 2021

Il castello sul picco - seconda parte

La prima parte del racconto la trovate qua .  Era da poco passata l’alba quando la jeep dei carabinieri si fermò sullo spiazzo sotto il castello, dall’auto scesero il brigadiere Davide Favre e l’appuntato Emmanuel Brunod. Durante la notte erano arrivate alcune chiamate alla stazione dei carabinieri di Brusson che denunciavano forti rumori, urla e strane luci provenire dal castello. Davide aveva pensato che si trattasse di una festa o un rave organizzato da qualche ragazzo e avrebbe preferito lasciar perdere, ma le telefonate erano diventate insistenti e alla fine era stato costretto a recarsi sul posto. Nello spiazzo era parcheggiata un’auto con la targa di Milano. “Ecco” sbottò Davide “Questi stronzi sono venuti fin da Milano a rompere i coglioni, vedrai che avranno fatto una qualche festa del cazzo e li troveremo ancora sbronzi nel castello, per colpa di ’sti coglioni avrò dormito si e no tre ore”. La mattina era splendida e, nonostante l’ora, il sole scaldava l’aria. I carabinie...

Il castello sul picco - prima parte

  “Avete preso la mia casa con la forza e ora sarete costretti a dimorarvi per l’eternità.”.  Dopo queste parole  lasciò il castello e nessuno la vide più.  A.D. 1456   Le luci dell’auto illuminarono il vuoto, Simone bestemmiò pesantemente e rallentò per affrontare il ripido tornante. Il castello si ergeva sul picco del monte, dal paese sottostante si vedeva la torre che spuntava dalle ampie mura che seguivano la forma irregolare del terreno. Costruito nell’XI secolo dominava la valle sottostante, a metà del 1400 il castello fu ristrutturato e fortificato e divenne la roccaforte usata dalla contessa di Challant prima che venisse sconfitta nella lotta per la successione. Della costruzione originaria erano rimaste le mura, il mastio e una cappella. La strada per raggiungerlo partiva dal paese di Arcesaz, nei pressi di Brusson, era stretta e piena di tornanti che davano sul vuoto e nel buio della notte sembrava di volare sopra il bosco.  “Che strada di merda!”...

Il parco dei dinosauri

 I thought I'd get older and it'd go away But it only gets worse and 'causes more pain And being alone is getting so hard I just gotta tell you Goddammit, I'm falling apart I'm down on my knees in the dark Feeling for whatever's left But the pieces have fallen too far (Off With Their Heads – Clear the Air) Entra nel parco quando è già tardi, sa che a breve chiuderà, ma ha comunque voglia di fare due passi. Lo ha ritrovato quasi per caso durante uno dei suoi abituali vagabondaggi solitari per la città, da bambino era il suo parco preferito, l’attrattiva principale erano due enormi scivoli a forma di dinosauro che erano diventati il suo passatempo preferito, passava ore e ore su quegli scivoli. Da quando lo ha riscoperto è diventata la sua meta nei momenti in cui si sente triste, passeggiare lungo quei viali alberati mentre ripensa alla sua infanzia lo rilassa. Questa sera autunnale è uno di quei momenti, si è fermato per una birra al suo pub preferito e come sua ...